Gli indici dei prezzi delle case in Europa
Germania? +5,3%. Francia? +3,4%. UK? +4,4% Spagna? +6,2% Olanda? +9,3%. Può, bastare, vero? Il mercato immobiliare ha un solo segno in Europa: quello positivo. I prezzi delle case, nel primo trimestre del 2018, salgono in quasi tutti i paesi, denotando la buona salute del settore immobiliare. Assorbite quindi definitivamente le due grandi crisi del recente passato. Sappiamo già dai dati Istat, però, che l’Italia non rientra nel grande gruppo dei paesi in crescita. Insieme a Svezia e Finlandia presenta infatti un deprimente segno negativo. Questo grande Paese ancora arranca e non trova il bandolo della matassa.
Indici tendenziali
Nell’euro-zona, su base annua, i prezzi aumentano in media del +4,5%, mentre nell’Unione Europea, compresi cioè i paesi che non hanno adottato l’Euro, l’incremento è ancora maggiore con il +4,7%.
Gli incrementi annuali maggiori dei prezzi delle case sono stati registrati dalla Lettonia
con il +13.7%, dalla Slovenia (+13.4%), dall’Irlanda (+12.3%) e dal Portogallo (+12.2%),
I prezzi scendono invece solo in Svezia e in Italia, in entrambe del -0,4% e in Finlandia /-0,1%).

Indici congiunturali
Rispetto al trimestre precedente gli indici dei prezzi delle case sale del +0,6% nell’eurozona e del +0,7% in UE.
Per quanto riguarda le variazioni rispetto al trimestre precedente è sempre la Lettonia, con il +7,5%, a segnare l’aumento maggiore, seguita da Ungheria e Slovenia (entrambe a +4,4%) e quindi dal Portogallo (+3.7%).
Sempre su base congiunturale il calo maggiore, pari a -4,7%, si è osservato ai Malta.
Seguono Cipro (-1.8%) e la Svezia(-0.8%).