Indici istat foi di marzo 2018 per l’adeguamento dell’affitto
A marzo 2018, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto a febbraio 2018 e del +0,7% rispetto a marzo 2017.
Quindi l’indice istat FOI di marzo 2018 per il calcolo dell’aumento dell’affitto e delle altre rivalutazioni rivalutazioni monetarie è pari a +0,7%. Più sotto trovate il modulo per il calcolarle.
L’inflazione acquisita per il 2018 sale a +0,7%.
Comunicazione Istat del 17 aprile 2018
Tabella indici Istat FOI annuali e biennali di marzo 2018
Marzo 2018 | Indici |
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Indice generale ISTAT FO | 101,7 |
Variazione % rispetto a febbraio 2018 | 0,2% |
Variazione % rispetto a marzo 2017 | +0,7% |
Variazione % rispetto a marzo 2016 | +2,1% |
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n° 139 del 18 giugno 2018. Guarda il calendario Istat delle pubblicazioni degli Indici dei prezzi al consumo.
Andamento inflazione a marzo 2018: variazioni principali
Nel mese di marzo 2018, sono Bevande alcoliche e tabacchi a far registrare il maggior incremento congiunturale dei prezzi (+1,1%), seguiti da Trasporti e Servizi ricettivi e di ristorazione (entrambi +0,7%). Abbigliamento, calzature, comunicazioni e altri beni e servizi mostrano invece rialzi più ridotti, pari allo 0,3%. Tutti gli altri settori, sempre rispetto al mese precedente, hanno variazioni dei prezzi compresi fra zero e +0,1%. L’inflazione di fondo, calcolata senza tenere conto dei beni energetici e degli alimentari freschi (settori coi prezzi più variabili), non varia.
Variazioni prezzi annue
Prendendo come riferimento il mese di marzo 2017, sul quale si calcolano gli indici istat foi, gli aumenti dei prezzi maggiori si hanno per le abitazioni, l’acqua, l’elettricità e i combustibili (+2,5%).
Aumentano del +2,3% le bevande alcoliche e i tabacchi.
Più contenuti gli aumenti dei trasporti (+1,8%), dei servizi ricettivi e ristorazione (+1,5%). Ricreazione, spettacoli e cultura segnano un modesto +0,6%.
Ancora minore l’aumento dei prezzi di abbigliamento e calzature (+0,3%), mobili e articoli per la casa (+0,1%).
L’istruzione, invece, vede un forte calo dei prezzi, pari al -16,2%. In territorio negativo anche le comunicazioni (-1,8%). Servizi sanitari e spese per la salute riportano un calo più contenuto dei prezzi, pari al -0,2%.
Vedi tutti gli indici Istat per il calcolo dell’aumento dell’affitto e le rivalutazioni monetarie.
Comuni alta tensione abitativa
Vedi anche: Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari),
– Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari).