L’ISTAT ha diffuso gli indici FOI definitivi dei prezzi al consumo del mese di agosto 2023.
L’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di agosto 2023 vale 119,1 punti con un aumento mensile del +0,3% (rispetto a luglio 2023) e un aumento annuale del +5,2% (rispetto all‘indice ISTAT di agosto 2022).
Gli indici ISTAT FOI definitivi di settembre 2023 saranno disponibili il 16 ottobre 2023, quelli provvisori il 29 settembre.
Ultimo indice ISTAT FOI dei prezzi al consumo: agosto 2023
Qui sotto la abella con l’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e le sue variazioni percentuali rispetto al mese precedente, al mese di agosto 2022 e al mese di agosto 2021.
AGOSTO 2023 | Indice ISTAT FOI | 75% |
---|---|---|
Generale | 119,1 | |
Variazione mensile | +0,3% | |
Variazione annuale | + 5,2% | +3,9% |
Variazione biennale | +13,8 % | +10,35% |
Calcolatore aumento ISTAT del canone di locazione agosto 2023
Andamento prezzi al consumo di agosto 2023 il commento dell’ISTAT:
“Prosegue ad agosto la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%). La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,7%). Permane, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,4%.“
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Variazione annuale indice ISTAT agosto 2023
La variazione annuale (rispetto ad agosto 2022) dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi (FOI) del mese di agosto 2023 è pari a +5,2%.
Il 75% dell’indice ISTAT FOI di luglio 2023 è quindi uguale a +3,9%.
Variazione biennale indice ISTAT agosto 2023
La variazione biennale dell’indice ISTAT FOI (rispetto ad agosto 2021), da utilizzare per chi aggiorna il canone di locazione ogni due anni è pari a +13,8%.
Il 75% è quindi uguale a +10,35%.
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari al +5,7%.
Indice ISTAT agosto 2023: l’analisi dell’ISTAT
Ad agosto 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua, da +5,9% nel mese precedente (la stima preliminare era +5,5%).
La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici non regolamentati (da +7,0% a +5,7%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,6% a +5,8%), degli Alimentari non lavorati (da +10,4% a +9,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +1,2%), dei Beni durevoli (da +5,4% a +4,6%) e, in misura minore, degli Alimentari lavorati (da +10,5% a +10,0%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla moderata accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,6% a +3,9%) e dall’attenuarsi della flessione degli Energetici regolamentati (da -30,3% a -29,6%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora (da +5,2% a +4,8%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +5,5%, registrato a luglio, a +5,0%).
Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +7,0% a +6,3%) e quella relativa ai servizi (da +4,1% a +3,6%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -2,7 punti percentuali, dai -2,9 di luglio.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un ulteriore rallentamento in termini tendenziali (da +10,2% a +9,4%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto subiscono un’accelerazione (da +5,5% a +6,9%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente alla crescita dei prezzi degli Energetici sia non regolamentati (+1,7%) sia regolamentati (+1,1%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2%), degli Alimentari lavorati (+0,6%), dei Beni durevoli (+0,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,3%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’attenuazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,5%).
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,2% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 5,5% su base annua (da +6,3% di luglio), confermando la stima preliminare. La flessione più marcata dell’IPCA, rispetto a quella osservata nel NIC, si deve alla dinamica dei saldi estivi (di cui il NIC non tiene conto); i prezzi di Abbigliamento e calzature registrano un calo congiunturale (-3,2%) più ampio di quello di agosto 2022 (-0,7%), determinando così, per questa divisione di spesa, un rallentamento da +5,4% a +2,7%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,2% su base annua.”