Nel primo trimestre del 2018 ben l’80% delle compravendite immobiliari ha visto il ricorso al mutuo bancario per il finanziamento dell’acquisto. Il mutuo copre una parte rilevante del prezzo dell’immobile ed è quindi quasi sempre di importo elevato. Per questo la scelta del mutuo riveste un ruolo importante nel percorso di acquisto della casa. Bisogna quindi dedicargli la stessa attenzione impiegata per la ricerca della casa da acquistare.
L’importanza di muoversi in anticipo
Una volta scelto l’istituto bancario che meglio risponde alle esigenze di finanziamento occorre predisporre la documentazione da presentare. Con la documentazione la banca può verificare la fattibilità del finanziamento e quindi avviare l’istruzione della pratica di mutuo. Sembra un adempimento secondario nell’iter di compravendita, ma non è così: può rivelarsi determinante per la buona riuscita della trattativa. Muoversi in anticipo è sempre una buona mossa. Può capitare di essere interessati a un immobile particolarmente appetibile e vedersi bruciare sul tempo da un acquirente pronto a firmare proposte di acquisto o preliminari di vendita, mentre la nostra banca non può deliberare il mutuo perché la documentazione richiesta non è stata ancora presentata. Se cercate una casa e avete bisogno di un mutuo cominciate subito col contattare le banche per valutare le varie offerte. Quindi verificate, presentando la documentazione richiesta, la fattibilità dell’operazione.

Documentazione occorrente da presentare alla banca per una prima verifica di fattibilità del mutuo:
- Documento d’identità valido (controllare la data di scadenza!).
- Codice fiscale.
- Estratto aggiornato dell’atto di matrimonio (con annotazione del regime patrimoniale).
- Importo di acquisto dell’immobile o costo di ristrutturazione se il mutuo è per il relativo finanziamento.
- Importo del finanziamento richiesto. Normalmente il massimo finanziabile è l’80% del prezzo di acquisto. L’importo è però molto variabile in funzione del profilo del richiedente, del reddito, del tipo di lavoro, dell’età, delle garanzie offerte, ecc…).
- Eventuali immobili di proprietà o contratti di locazione se vivete in affitto.
- Numero complessivo del nucleo familiare e persone a carico. Puoi auto-certificare, ma meglio portare uno Stato di famiglia.
- Dati occupazionali: lavoratore dipendente o autonomo, anzianità di lavoro, settore e qualifica lavorativa, datore di lavoro se presente, Certificato d’iscrizione all’albo (solo per i liberi professionisti).
- Finanziamenti in corso. Spesso una piccola rata per brevi finanziamenti può ostacolare la concessione del mutuo. In questo caso occorre procedere all’estinzione del finanziamento relativo, con conseguente perdita di tempo.
Con questi dati la banca verificherà l’incidenza totale sul reddito mensile. Infatti la rata finale del mutuo non può superare una percentuale del reddito del richiedente al fine di garantire la possibilità di rimborso del prestito. La percentuale è ovviamente variabile, ma si aggira mediamente intorno a un terzo delle entrate disponibili. Verificata la fattibilità occorrono altri documenti per l’effettiva delibera del mutuo.
Altri documenti per il mutuo
- Ultima dichiarazione dei redditi.
- Ultimi 2 o 3 cedolini del tuo stipendio.
- Stato civile.
- Atto di provenienza dell’immobile per il quale si richiede il mutuo e relativa nota di trascrizione (rogito, modello. 240 o il modello 4 dell’ufficio successioni per gli immobili ereditati).
- Planimetria.
- Visura catastale.
- Documentazione relativa ad eventuali altri finanziamenti in corso.
Le informazioni contenute nella documentazione presentata determineranno la fattibilità del mutuo e predisporre la pratica da presentare al notaio per la stesura dell’atto.
Ricordatevi di muovervi in anticipo e ottenere dalla banca la delibera del mutuo prima di impegnarvi in proposte di acquisto e preliminare di vendita. Capita che alle parole non seguano i fatti. A una garanzia verbale sull’ottenimento del mutuo da parte di un funzionario può non seguire la delibera della banca.