La cedolare secca sugli affitti

CEDOLARE SECCA

La “cedolare secca sugli affitti” è un’imposta che sostituisce quelle normalmente dovute sulle locazioni. E’ un regime facoltativo e si applica in alternativa alla tassazione irpef dell’affitto.

La cedolare secca, in pratica, sostituisce:

  1. l’Irpef e le relative addizionali
  2. l’imposta di registro
  3. l’imposta di bollo.
  4. l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione.
  5. l’imposta di bollo sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
  6. l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione.
  7. l’imposta di bollo sulle risoluzioni e proroghe del contratto.

Cos’è la cedolare secca sugli affitti

La cedolare secca per le locazioni agevolate è del 10% del canone annuo.
Tasse al 10% per i canoni concordati

Il sistema della cedolare secca è un’imposta del 21%, in sostituzione dell’Irpef, delle addizionali locali, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Si continua a pagare, in ogni caso, l’imposta di registro per la cessione del contratto. Non si possono richiedere aggiornamenti del canone di locazione.

Tipo di contrattoAliquota cedolare seccaImposte che non si versano più
Contratti a canone libero21%
del canone annuo stabilito dalle parti
Irpef
Addizionale regionale
Addizionale comunale
Imposta di registro (anche per risoluzione e proroghe)
Imposta di bollo (anche su risoluzione e proroghe)
Contratti di locazione a canone concordato10%
del canone annuo
Come sopra

Chi può usufruire della cedolare secca

Cedolare secca ancora solo per le abitazioni. Aliquota base del 21%

Possono scegliere l’opzione per la cedolare secca solo le persone fisiche proprietarie o aventi diritto di uso, abitazione o usufrutto sull’immobile locato. Non possono aderire le società e gli enti non commerciali.

Gli immobili per i quali si può scegliere il regime della cedolare sono le abitazioni appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 e le relative pertinenze. E’ esclusa la categoria A10 (uffici o studi privati).

Non si può scegliere la cedolare secca per le locazioni di immobili strumentali o relativi ad attività di impresa o di arti e professioni.

ATTENZIONE
Chi decide di avvalersi del nuovo regime ha l’obbligo di comunicarlo al conduttore dell’immobile locato con lettera raccomandata. Con la comunicazione il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se era previsto nel contratto di locazione, incluso quello per adeguamento Istat.

Opzioni regime cedolare secca

ESERCIZIO DELL’OPZIONE

Per avvalersi del regime della cedolare occorre esercitare l’opzione compilando il modello RLI in formato cartaceo o online.

Il modello RLI

Modello RLI
La prima pagina del modello RLI

In caso di più proprietari l’opzione può essere esercitata in  modo disgiunto. Chi non sceglie il regime fiscale della cedolare secca paga ovviamente l’imposta di registro per la sua quota di proprietà dell’immobile.

LA CEDOLARE SULLE LOCAZIONI

Pagamento cedolare secca

La cedolare secca deve essere versata entro stessa scadenza dei versamenti IRPEF.

VERSAMENTO DELL’ACCONTO

ATTENZIONE
La prima rata dell’acconto della cedolare secca può essere versata ratealmente. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi, secondo le medesime disposizioni previste per la rateazione dell’Irpef.

VERSAMENTO A SALDO

Il versamento a saldo della cedolare secca si fa con le stesse modalità del versamento a saldo dell’IRPEF.

Durata e revoca cedolare secca

L’opzione della cedolare secca dura quanto il contratto o la sua proroga e può essere cambiata ogni anno entro il termine per il pagamento dell’imposta di registro.

L’opzione espressa in sede di risoluzione del contratto consente di non versare l’imposta di registro e l’imposta di bollo, se dovuta, sulla risoluzione stessa. Il locatore è però tenuto a versare l’acconto dell’imposta sostitutiva relativamente all’anno precedente.

EFFETTI DELLA CEDOLARE SECCA SUL REDDITO

Il reddito proveniente dai canoni di locazione in regime fiscale di “cedolare secca” non si cumulano agli altri redditi IRPEF. Concorre, però, al reddito per il calcolo di deduzioni, detrazioni, agevolazioni fiscali e all’ISEE.